Brotha Fight cover

Thrygonomhetrik Lavabo Paroles

Kj-Noone

Album Brotha Fight

Paroles de Thrygonomhetrik Lavabo

Lancio una rampa dalla gamba del mio campo base qua,stazione di secondo dopo il niente prima di entrar dentro della iena madre,capsule tra porte aperte l' astronave nega accesso a quanti ne sono rimasti fuori traiettorie al centro flussi di teste e code in testa e in coda nella testa ciò che potrebbe essere più il resto per metterlo in prova, colore base nero più calore in raggi laser brucia in volo vedi i miei compagni compagni di strage, pezzo dei mob ding dentro l' abitacolo concludere la missione la combinazione che ha in testa miracolo, geni istintivi si agitano nell' ampolla privi dei primi poteri sotto effetto dei miei sedativi cessate il fuoco e realizzo fino ai guai seri mentre varco il bivio che conduce al tempio dei doppi emisferi tocco di mida porta vita membrana suicida avrò altra forma poi vedrò la luce della scrivania...

dalla tv in cui apro gli occhi e a quelli in cui li chiudo dalle persone che parlo all' ombre con cui parlo se non ce nessuno resta l' imperativo uno stare in piedi libero tra prigionieri nella morsa degli schemi (x2)

ma cosa vuoi che sia questa lotta è solo mia guardo cambiare il paesaggio da questa ferrovia fra la noia di giornate di periferia e la voglia di non star qui a marcire con chi ha lasciato la vita andar via ho un' alchimia con vibrazioni proibite lotto in una fanteria ed è guerra giusto ferite che non danno morte ma che danno fanno forte stretta alle corde dopo corse, verso obbiettivi nascosti verso posti dovve annullarisi e dimenticarsi i rimorsi la sconfitta ha già reciso dei polsi e io mi perdo nel vuoto dei tuoi mille discorsi e poi mi perdo nel buio dei miei occhi sepolti da valanghe di sensi di colpa e di colpi lontano da chi non ha la mia attitudine perchè la vita qua va vissuta in solitudine...
dalla tv in cui apro gli occhi e a quelli in cui li chiudo dalle persone che parlo all' ombre con cui parlo se non ce nessuno resta l' imperativo uno stare in piedi libero tra prigionieri nella morsa degli schemi (x2)

continuo ad andare avanti a testa alta perso tra ore e palta cerco un' altra ribalta lotto senza una carta la vita mi scarta ma che ci incanta tutti persi nella fede aspettando un' altra fumata bianca la tristezza fa da padrone non reggo il peso della situazione vorrei cambiare opinione faccio fatica a credere di vivere con regole che non ti fanno esprimere e poi ti fanno cedere se cedi però sei debole devi adattarti a questo mondo e fotterlo senza crearti remore questo è quello che ti insegniano gli scaltri fotti il tuo prossimo e sarà lui stesso a ringraziarti non farti pare è l' egoismo che preme degli altri non ti devi preoccupara dai lascia stare eh la vita a volte è una pena ma qua ogni volta la pena non vale ...

dalla tv in cui apro gli occhi e a quelli in cui li chiudo dalle persone che parlo all' ombre con cui parlo se non ce nessuno resta l' imperativo uno stare in piedi libero tra prigionieri nella morsa degli schemi (x2)

(Grazie a Filippo per questo testo)