Max Gazzè
Comunque Vada
Comunque vada, darò un sorriso al niente 
o ruberò al vento un'acqua di silenzio 
amerò le mani tese sui capelli, i pugni in testa 
il buio ingiusto della mia malinconia 
Malgrado tanto, io sciolgo ancora idee 
come lacci di scarpe, inutile follia 
e non aver badato al mio starnuto, al chiasso 
dei suoi panni stesi e l'alba rigida nei corridoi 
Futilità sospesa scontami il perdono 
ho una dignità di schiuma pronta a soffocare 
è solo un mio trambusto personale 
una pausa insolita ed incerta come l'idiozia 
Scappa via, scappa via, che cosa mai sarà?
Scappa via, scappa via, non tornerà 
Ma resto chiuso e un'amica si frantuma 
in un istante un grido, svaniscono parole quasi mute 
immagini sfinite e il sogno delle sue bugie 
marcite intorno alla mia stanza 
Curiosità lontana torna fra i pensieri 
come giovani farfalle provano le ali 
sconnetto me da tutto e tutti si sconnettono 
e mi merito un applauso dipinto d'incoscienza 
Scappa via, scappa via, che cosa mai sarà?
Scappa via, scappa via, non tornerà
Scappa via, scappa via, che cosa mai sarà?
Scappa via, scappa via, non tornerà
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