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• Artiste: Mecna
• Titre: A Ciel Sereno
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Non saprei dire che anno era Ma sembra passata ormai più di un'era La città era ancora grigia e ci stringeva Tu coi capelli corti e la borsa dietro la schiena Io avevo preso finalmente casa, sembrava un depliant di Ikea A mano a mano abbiamo odiato ogni definizione Birre tutte le sere, veleno per colazione Con i nostri tempi abbiamo fatto grossi cambiamenti Nel vedere le cose, nel pensare ai nostri progetti Ti sfottevo che tu non eri più tanto piccola Ci scherzavamo su di non prendere più la pillola Ma in fondo se ci pensi troppo non lo farai mai Ci siamo detti: "Sì, dai Tanto chissà se succederà mai" Poi quel momento lo ricordo Ero seduto sul treno del ritorno Ascoltavo un pezzo che avevo scritto quel giorno Mi chiami e mi dici: "Indovina!" Io l'ho capito dalla voce che niente era come prima Come un fulmine A ciel sereno A ciel sereno Non sapevamo a chi dirlo Si fa fatica a capirlo È una paura fottuta e dopo ti sembra tranquillo Ci dovevamo abituare all'idea che saremmo stati una famiglia E che non potevi avere più né sushi né birra Alle prime visite sei entrata da sola Non si poteva ancora Covid, mascherina, io fuori in macchina un'ora A parte ai nostri genitori, agli amici non lo avevamo detto Avremmo aspettato ancora un mesetto Quel giorno d'estate avrebbe segnato per sbaglio le nostre strade La dottoressa proprio quel giorno mi fece entrare Era tutto normale Finché ti ha fatta sdraiare Noi ci guardammo Però non c'era niente da ascoltare Come un fulmine A ciel sereno A ciel sereno Come un fulmine A ciel sereno A ciel sereno Abbiamo pianto, ci siamo abbracciati Eravamo noi, non ci siamo lasciati Il mondo ti sembrava diverso, non lo guardavi Quell'estate andammo al mare I silenzi, le passeggiate Qualsiasi cosa, anche piccola, non facesse pensare Tu hai ripreso il lavoro, io ho iniziato a scrivere un album Di nuovo avanti a tutti e sopra a un palco Sai, tutto si sistema con il tempo, anche se ha avuto un bel impatto E lo dico senza poco imbarazzo Come tutte le volte in cui non pensi più di meritarti la felicità, poi arriva E si ricapovolge la clessidra Sei corsa a casa mia e dalla faccia già si capiva Che sul test che avevi fatto era uscita la doppia linea Tremavi dalla paura, anche io ero terrorizzato Ma dovevo farti forza dopo quello che avevi passato Forse era fortuna o il karma che si è girato Una fase di questa luna o una frase che ho pronunciato Poi la fine di settembre non stavo più nella pelle Sarebbe cambiato tutto, sarebbe cambiato niente Io solo in sala d'aspetto, pensavo se sarei stato in grado Ma poi mi hanno chiamato ed è stato Come un fulmine A ciel sereno A ciel sereno Come un fulmine A ciel sereno A ciel sereno