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Artiste:
Dargen D'Amico
Titre:
Lorenzo De' Medici
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Quant'è bella giovinezza. che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c'è certezza E va bene Tu non leggi libri: scrivi libri, ma al mio funerale non entri Se non bevi litri. Il vino buono stava nelle botti vuote E va bene, al tuo la folla si commuove Ma al mio voglio una squadra anti-sommossa Con gas anti-lacrimogeno, una squadra anti-commossa Sei al mio funerale, santa, ridi! Che piangere si piange già abbastanza da vivi E va bene, al tuo s’indossa l’abito scuro Ma al mio non entra chi non mette bene in mostra il culo E voglio le peggio coatte, tamarre, mai viste, commesse, estetiste, shampiste coi jeans attillati incollati di tutti i colori e scritte appariscenti come gli evidenziatori recupero le forze vi porto in sacristia amore agrodolce rosé e necrofilia ricorda che nessuno ti vorrà mai bene tanto quanto un morto te ne ha e chissà cosa pensi quando muori chissà se è vero che ti guardi da fuori beh, se è così, mi annoierà parecchio la morte è poco più che guardarsi allo specchio e chissà cosa pensi quando muori chissà se è vero che vedi altri colori beh, mi annoierà parecchio se è così la morte è poco più che leccare l’LSD e chissà cosa pensi quando muori chissà se è vero che dimentichi gli amori se è così, non è una gran fortuna io lascio il cuore in tutte ma non ne ricordo una e chissà cosa pensi quando muori chissà se è vero che sei sempre fuori beh se è così mi annoierà parecchio io sono due giorno che non tocco il letto ho lasciato il tempo che lascia il tempo che trova e ora mi muovo comodo sulla mia supernova il contachilometri fa parecchi cento, senza obbligo di accostare e mostrare un documento non c’è, non cercare una morale grazie a Dio qui non devi mai lavorare vedo bimbi congolesi venire dal fondo e spingere carrelli con dentro mezzo mondo qui siamo fermi agli anni ’80 come in campagna qualcuno inciampa nelle bocce vuote di sciampagna accartoccio pagine della cronologia stanotte prendo tutte, Billie Holiday sei mia non senti il cuore, Billie, ma senti come godo questa notte non vengo mai…come Godot! Qui non s’invecchia mai, come nell’Hi-Fi, dal giorno che muori come gli attori.