Home
Top Artistes
Top Paroles
Ajouter Paroles
Contact
menu
search
Contactez-nous
Artiste:
Tito Schipa Jr.
Titre:
Alberto, Un Millennio Se Ne Va (Una Suite)
Assurez-vous que les corrections sont tout à fait exactes
S'il vous plaît, les mettez en évidence en quelque sorte!
Vous pouvez, par exemple, écrire
INCORRECT: avant la mauvaise ligne
CORRECT: avant la correspondant ligne correcte
Autrement, nous ne pouvons les corriger pas! Merci pour votre aide.
ALBERTO, UN MILLENNIO SE NE VA (una suite) 1) ORIGINE (frase circolare) ... all'origine ti ricorderai eravamo tutti là eretti immobili sul bordo sconfinato della spirale che ribolliva tutti ugualmente fissi verso il centro dell'incredibile vortichìo i nostri profili spaccati dalla luce lattea che ci accecava di fronte dall'inchiostro della notte definitiva alle spalle e da un'unica domanda muta: Che succede laggiù nel centro? Mentre a dare il senso della rotazione i nostri pensieri seguitavano a staccarsi da noi e a restare ordinati nello spazio scie periodiche infinite con ognuno di noi all'origine ti ricorderai... Ma ora sediamo silenziosi e quieti Lasciando i colori fissarsi il fluido calmarsi E trasparente osare di mostrarsi ciò che sta tra di noi E ognuno giocherà coi ricordi se vuole Io prima coi miei E queste sono le parole 2) SEDENDO RICORDANDO Delle notti arricchite d'incenso e di sguardi Delle aurore aspettate sui tetti così tardi Abbiamo tanti bei ricordi sì lo so lo so Ma io non chiedo che dal tuo viaggio tu ritorni O che tornino al mio richiamo i nostri giorni Che tornino al mio richiamo questo no Sono sveglio anche se stanno tutti dormendo di là E non voglio rinnegare quel poco che so di realtà Solo penso a quanta gente può sì può però non vuole O magari che laggiù dove stai tu ora c'è il sole Assurdo no? Fa buio qui E mi figuro così strano il giorno che ti rivedrò L'immagine è così strana Forse al termine di tutti i lamenti Forse solo tra rovine rovine ardenti ma molto più avanti Avanti antichi petali mutando in nuovi Alle visioni ancora mi sto aprendo Non l'ho perduto Ancora sbocciano in testarda progressione e mie Sfacciate e vincitrici le utopie Non l'ho perduto E all'orizzonte dei pensieri-istanti Esplode un giorno splende di sorgenti Non l'ho perduto il tempo Vedrai tu quel giorno Quando hai scritto mi hai ripetuto che hai paura Senza falsità né vergogna tu hai paura Paura che ci sfugga il tempo e non accada più Come dirti conosco già la tua tristezza E per lei non avrò violenza tutt'al più se mai una carezza Perché dovrei voler cambiare ciò che sei? Sono sveglio anche se stanno tutti dormendo di là E non voglio rinnegare quel poco che so di realtà Ma per il vertice dell'angolo infinito che svelandosi ci ha unito Per gli strani ed infiniti universi che ci han fatto poi così diversi Ricorda che ci siamo già incontrati io e te Per gioco imprigionammo il tempo io tracce porto nelle mani E te le mostrerò domani Forse al termine di tutti i lamenti Forse solo tra rovine rovine ardenti ma molto più avanti Avanti quanto basti a dire un altro mondo Un'altra dimensione un altro tempo Non è perduto E' da un futuro che non è ancor perso Che se vuoi è vicino ma è così così diverso Che io ti chiamo E benché sappia vani tutti i nomi E tutti i sogni e quasi tutti i suoni Ancora sto chiamando Alberto Sognando 3) NUOVO MONDO Nuovo mondo come un bimbo come un bimbo atteso Ogni peso antico peso svanirà nel tuo sorriso Nuovo mondo come il sonno come il sonno amato Ogni fiato ansioso fiato scioglierà quel tuo riposo Se io penso a una nuova vita non si dica Non si dica che vivendo la mia vita io non sto Se non canto d'un amore usato non si dica Non si dica che all'amore non son nato e non vivrò Amo solo una nuova vita Ecco è solo una nuova vita che io amo Nuovo mondo come un premio come un premio a cuore Ogni cuore ah ogni cuore rivivrà al tuo fuoco acceso (ritorna la Frase Circolare) Quando certi di non conoscere frontiere Né parabole d'ovvietà da rispettare Cogliemmo insieme la galassia e il viaggio e il sogno E l'ogni e il qui e comunque poi Rivolgendoci a chi era vecchio del mestiere Sorridendo di quel sorriso che è impossibile frenare Gridammo tra l'onde di grano e il gioco ci prese la mano Trasmesso stanotte da una spiga quaggiù All'immensità lassù 4) VOI Voi che sulle navi d'argento che su navi di luce Qui giungeste da tanto più in là della luce Se è vero quello che si dice e che si prega Voi che dagli imperi ormai muti qui veniste Per dare altro suolo alla pace Poi partiste lasciando antenne da richiamo in ogni spiga Ritornate ritornate stasera Ah come spiegare qui noi tratteniamo il respiro Tutti manchiamo al respiro Ché quaggiù qualcosa non va Qualcosa non va Qualcosa non va Chi nasce pazzo non guarisce mai Tu che sei pazzo quando guarirai? Mai mai mai... Forse al termine di tutti i lamenti Forse solo tra rovine rovine ardenti ma molto più avanti Avanti quanto basti a dire un altro mondo Un'altra dimensione un altro tempo Non è perduto E' da un futuro che non è ancor perso Che se vuoi è vicino ma è così così diverso Che io ti chiamo E benché sappia vani tutti i nomi E tutti i sogni e quasi tutti i suoni Ancora sto chiamando Alberto Sognando 5) VIENI SE VUOI (forse sono io) Vieni se vuoi in quell'ora di primo sole Quell'ora che apre la giornata in due Vieni se vuoi a cercarmi alle grandi aiuole Che spaccano da ribelli il cemento in due (Ma per quanto per quanto ancora?) E forse incontri un uomo sudato stanco Stretto a un tronco che dona ancor ombra nel gran calor bianco E forse incontri un uomo non ha parole Né paura ha più di sbagliare mai più le parole Per quell'uomo la marcia non è finita Ma è l'ora di un abbraccio alla vita Vieni se vuoi a cercarmi dov'è l'errore Là dove per distrazione ancor si muore Dove si uccide per fame e amore Ah vieni e cerca e vedrai chissà Forse sono io