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La Metro Eccetera Paroles

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Paroles de La Metro Eccetera

La metro dei riflessi,
gli sguardi verso il vetro,
gli appositi sostegni verticali,
le mani che fatali li discendono,
e quelli orizzontali, in alto i polsi e gli orologi
viaggiano da soli.

La metro, i seduti di fronte
sono semplicemente gli avanzati
dal viaggio precedente
che andava dove vanno
tutti i presentimenti, eccetera.

In un soffio di porta, fa' l'ingresso
la bella incatenata a testa alta;
invece i viaggiatori
sono entrati
col capo chino, e l'umiltà dei frati.

Bella incatenata dai sui stessi ormeggi:
la cinghia della borsa,
e stringhe mosce,
e fasce di camoscio e stratagemmi
dei morbidi tormenti d'organzino.

Si fa la trigonometria,
La metro piomba nella galleria,
come un eccetera eccetera,
che continua tremante veranda di lettura,
da un attico mittente, tutta giù a fendente.

E più di tutti
i giornali e i giornaletti
ha successo una scritta:
In caso di necessità
rompere il vetro,
e tutti i trasgressori saranno eccetera.

La metro si avvicina
alla stazione prossima e rallenta.

I posti a sedere,
ad occhio e croce: diciamo trentasei;
le scale sono mobili,
ma le pareti no,
e fermi i corridoi;
la folla passa e sale.

La metro accelera,
eccetera, eccetera,
e puntini di sospensione...

(Grazie a Zekka per questo testo)